Salve a tutti, sono Marcello De Carolis e oggi vi presento il mio Blog. Sono un musicista, chitarrista e mi pongo in una posizione “ambigua” non sapendo specificarvi se sono un musicista classico o un musicista popolare.
La mia visione degli opposti
Sono convinto che gli opposti, visti superficialmente, sembrerebbero escludersi a vicenda e seguire strade diverse che non si incontrano mai. Ma per quanto il bianco e il nero possano sembrare opposti e contrari, il bianco è la riflessione di tutti i colori, mentre il nero ne è l’insieme. Quindi, guardandoli in profondità, gli opposti non risultano escludersi così nettamente come appare a primo impatto.
Musica colta e musica popolare
Da questa mia visione ne deriva che non faccio in me una netta distinzione tra il musicista classico e popolare, tra il colto e il non colto, tra sacro e profano, tra quando sono su un palco in una piazza e quando sono in un teatro o in una sala da concerti. In ogni occasione, qualsiasi sia il repertorio che affronto, l’importante è fare musica e riuscire ad esprimermi arrivando non solo alle orecchie, ma anche e soprattutto alle anime e ai cuori di chi mi ascolta.
Come nel sud America non è mai esistita una netta distinzione tra musica colta e musica popolare, come da sempre la musica sacra convive e si contamina con la musica profana, così credo che la musica popolare del Sud Italia possa convivere con la musica colta, con la musica contemporanea, con gli esperimenti di composizione più spinti. Così come il jazz, il flamenco o altri generi che nascono come musiche popolare, quindi semplici soprattutto da un punto di vista tecnico e di composizione, sono diventati oggi generi ardui e oggetto di studio e di nuove sperimentazioni compositive e tecniche, credo e sono sicuro che la musica popolare italiana abbia le stesse potenzialità che non sono ancora state sfruttate a pieno.
Musicista classico o popolare?
Così mi ritengo un musicista colto-popolare o un musicista popolare-colto, suonando dalla “Tarantella di zio Nicola” scritta dal liutaio Nicola De Bonis nella trascrizione per chitarra battente del maestro Francesco Loccisano che affonda melodie e ritmi nella tradizione del sud Italia, alla “Sonata di Lagonegro” del maestro Angelo Gilardino, un quadro della città lucana nel linguaggio moderno del compositore Piemontese.